3 thoughts on “Draghi ridisegna l’Europa: debito federale, rigore nazionale – S3E78”

  1. Cari Don Chisciotte, Sancho Panza e Ronzinante,
    Sono contento di avervi scoperto, anche se in ritardo (ho cominciato solo qualche mese fa). Sono stato tentato di scrivervi diverse volte, ma ho deciso di farlo in occasione di questa puntata perché Ronzinante ha toccato un punto che trovo fondamentale: la certezza del diritto. Ho lavorato negli ultimi 15 anni per la filiale italiana di una multinazionale estera dell’automotive. Come responsabile delle relazioni istituzionali mi sono confrontato con tutti i governi dal secondo Prodi a Mario Draghi. Come multinazionale estera, abbiamo sempre chiesto certezza delle regole, fossero autorizzative di nuovi investimenti, programmatiche, impositive o di sussidio. Nessuno dei nostri interlocutori è mai andato al di là di generiche dichiarazioni di intento. Come conseguenza, nonostante l’impegno del management locale, la società madre ha deciso di venderci e ora i miei ex-colleghi lavorano al tentativo di convertire l’azienda alle nuove tecnologie all’idrogeno.
    I miei figli, entrambi laureati in materie scientifiche, hanno trovato lavoro rispettivamente all’estero e in una società che lavora principalmente per l’estero. Per curiosità ho chiesto alle loro aziende se ci fosse interesse di investire in Italia. La risposta è stata, come previsto, deprimente. Il governo Meloni vuole fare la guerra alle multinazionali: non deve fare altro che lasciare che continui questo trend e presto o tardi scapperanno tutte.
    Scusate lo sfogo e grazie per il vostro impegno di portare una voce diversa nel nostro asfittico dibattito pubblico.

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