3 thoughts on “Fast & furious: panpenalismo stradale del governo  – S3E66”

  1. Io guido per lavoro, confermo che non prendere mai una contravvenzione per limite di velocità è impossibile.
    Sullo stato delle strade e della segnaletica stendo un pietoso velo

  2. Sono abbastanza sorpreso dalla parte che avete dedicato al calcio, in quanto nei modi mi sembra molto lontano dallo stile del podcast.
    ci sono due punti metodologici che trovo strani:
    1) come sono stati raccolti questi dati? con che criteri? in che modo si definisce tale un errore arbitrale? e in che modo lo si definisce a favore o a sfavore?
    su questo punto non aggiungo altro, perche’ mancano proprio le informazioni. Ammetto che Oscar Giannino fa una battuta relativa alla medologia usata dai giornalisti della Gazzetta, ma il tutto si ferma li.

    2) La tecnologia nel calcio ha dei limiti secondo me difficili da sormonatre. Lo dico da giocatore e appassionato di un altro sport (la pallavolo) dove la tecnologia ha ridotto al minimo gli errori arbitrali. eppure, un paragone e’ difficile, pensate che la cosa piu’ opinabile nella pallavolo, ovvero il palleggio non e’ sottoposto al controllo tecnologico, se l’arbitro giudica fallo (doppia o portata) quello e’. La tecnologia viene usata per aspetti obiettivi, palla in o out, tocco o no della rete etc…
    Nonostante cambi al regolamento negli ultimi anni (vedasi fallo di mano) il calcio e’ ancora pieno di situazioni molto opinabili, che rendono molto difficile avere lo stesso uso della tecnologia (la stessa efficacia) che si vede nella pallavolo, o nel tennis.
    non e’ un caso che la tecnolgia funzioni perfettamente nel calcio, laddove le situazioni sono simili agli sport citati (goal line technology), ma meno in situazioni dove cosi non e’.

    Semmai, sarebbe piu’ interessante parlare di cio’ che avviene fuori dal campo (so che lo avete fatto), di cio’ che le federazioni sono divenatete (FIFA e UEFA su tutte, ma anche la FIGC), tra le altre cose.

  3. Completamente d’accordo con voi sul possibile nuovo codice della strada.
    Sulla pagina calcistica, l’affidabilità della Rosa è ormai a livello del Fatto quotidiano. Una inchiesta che prende in esame “gol, rigori, fuorigioco, espulsioni e punizioni” molti dei quali sono per loro natura sotto la soggettività dell’arbitro e dei moviolisti ha già di partenza poco senso. Uno studio creato “anche in base alle valutazioni del nostro giornale dopo la conclusione di ogni giornata”, aggiungendo ulteriore aspetto soggettivo e di interessi di vendità del quotidiano. Fare un ragionamento partendo da un “studio” così costruito non può portare a conclusioni costruttive.

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