6 thoughts on “Delega fiscale al prelievo in conto corrente  – S3E69”

  1. Oscar condiviso la tua posizione sul dirigismo della nuova direttiva. Purtroppo è stato fatto come ogni direttiva l’impact assessment, per quanto con licenza creativa (ChatGPT lo avrebbe fatto meglio). Ne hanno fatti 2, il primo Staff Working Document del 23.2.2022 [SWD(2022) 42], poi le correzioni che sono state fatte dello stesso documento il 28.03.202. https://ec.europa.eu/transparency/documents-register/detail?ref=COM(2022)71&lang=en
    Nel primo documento a pagina 23 c’è una spiegazione dell’origine del problema, attribuito come da manuale all’inefficienza del mercato e giustificato con teoria dell’impresa di Ronald Coase, che notoriamente avrebbe sorriso nel leggersi come autore di “mercati incompleti” invece che di contratti incompleti e costi di transazione che la direttiva genera. Nel secondo SWD di marzo sparisce il riferimento ai mercati incompleti. Non mi preoccuperei delle conseguenze, sarà una direttiva con sanzioni che rimarranno moral suasion, servirà più a qualche società di consulenza uscita dal mercato di servizi più strategici.

  2. Madonna !! riuscire a seguire tutto Giannino che si mangia le parole e non mette lo spazio tra una e l’altra con il picco del caldo è eroico e poi si perse il senso di quello che dice

  3. Sono contenta che abbiate parlato della direttiva UE in materia di Due Diligence ed ESG.
    Facevate riferimento alla CSDD, corretto? Spero di sentirvi ancora su questi temi. E’ vero che non c’è dibattito, se ne parla poco in generale.

  4. Salve, sono un collega giornalista ed ascoltatore della prima ora del podcast. Anzi, per la verità quando Oscar lasciò spintaneamente Radio 24, gli scrissi un messaggio incoraggiandolo e suggerendo di fare una cosa sua – non voglio pensare che quel suggerimento sia sfociato in Don Chisciotte, declino ogni responsabilità :-D.

    Comunque, non ho mai più ascoltato Radio 24 – che si tengano Cruciani e la sua vuota volgarità, che magari porta soldi, ma a mio parere squalifica chi lo mette in onda, specie con il target che Radio 24 dovrebbe avere – gliel’ho pure scritto, alla direttrice dell’epoca.

    Nel merito di questa puntata, credo che si sia ignorato nella discussione un rischio molto grande, un mammut nella stanza. A mio parere, l’arrogarsi da parte dello stato il diritto di mettere le mani nei conti dei contribuenti, porterà gli stessi – una volta capita l’antifona – gli stessi a tenere sul conto il meno possibile. In questo modo, uno stato arrogante causerà la fuga dei risparmi dalle banche, con effetti sistemici facilmente immaginabili.

    Se è vero, come diceva non ricordo se Cifarelli o Carnevale Maffé, che l’Italia è un paese altamente bancarizzato, è altresì vero che non necessariamente, in presenza di politiche fiscali ed esattive predatorie che non si limitano all’aggressione del contribuente normale via Agenzia delle Entrate, lo debba rimanere nella misura attuale.

    Per il cittadino medio, che ha investimenti pochi o assenti, e con i soldi del conto ci campa, la prospettiva di avere lo stato che nottetempo gli sottrae i soldi è come quella di avere un ladro che entra in casa. Aspetta, come urlava Oscar in radio qualche tempo fa? STATO LADRO!!

    Conservatevi bene e continuate!

  5. Interessante il tema che avete toccato della CSDD, dovreste però dire che la maggior parte degli studi confermano che una parte enorme delle emissioni di un’azienda scaturisce proprio dalla sua supply chain, quindi se vogliamo ridurre le emissioni non basta farlo solo sull’azienda ma bisogna considerare tutto il ciclo di vita del prodotto.
    Vi lancio invece un suggerimento: lo scorso 28 giugno la EU ha lanciato FIDA, Financial Information Digital Access, che se approvata potrebbe cambiare completamente la configurazione del settore bancario ed assicurativo. Nessuno ne parla, ma si tratta di un passo molto importante fatto dalla EU, sarebbe da analizzare molto a fondo.

    1. Hai ragione, a patto che valga per tutti e non sia come emissioni e sicurezza dove nel mio settore entrano milioni di macchine da Cina di dubbia conformità

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