2 thoughts on “Case e auto senza valore – S2E27”

  1. Prima l’energia. Poi i trasporti. Poi ancora gli immobili. Sappiamo già che non finirà qui, non si fermeranno. Disporranno regole sulla nostra dieta (e già ci sono le avvisaglie), su come passeremo il tempo libero, su come faremo le vacanze. E poi, e poi…
    Nella storia si è già vista una cosa del genere: si chiama comunismo.

  2. sono daccordo con voi che i bonus sono un orribile strumento, che il 110% è una aliquota non sostenibile e che da origine a comportamenti opportunistici. Chi l’ha proposta dimostra una totale mancanza di esperienza ed un pensiero fortemente ideologico. Detto questo però a mio parere non è esatto sostenere che i bonus ristrutturazioni sono solo un “imbellettamento”. Il bonus facciate lo è senza dubbio ma il 110% richiede comunque il salto di due classi energetiche. Non saranno sufficienti forse, ma è un passo in avanti. Capisco le osservazioni del Prof. Carnevale Maffè riguardo alla necessità, espressa in Europa, di rinnovare lo stato degli edifici, ma non credo che la cosa sia liquidabile con l’osservazione che lo sapevamo da 20 anni che doveva accadere. In quel lasso di tempo quanti italiani hanno potuto risparmiare le somme necessarie ad abbattere l’edificio e ricostruirlo daccapo? Come diversamente potremmo aggiornare il consumo energetico di edifici di 150 anni e oltre presenti nei nostri centri storici. E’ evidente però che non possiamo azzerare la storia di un paese (espressa anche negli edifici) in nome del risparmio energetico a tutit i costi. Va trovata una soluzione più complessa. Inoltre le sanzioni proposte dall’UE sono semplicemente assurde. Stoppare la commerciabilità di migliaia di immobili creerebbe la distruzione del mkt immobiliare oltre che, come detto da voi, un abbattimento verticale dei valori degli immobili (che sono anche asset per le banche e quindi un conseguente abbattimento dei valori delle banche stesse). Queste sanzioni del resto non producono necessariamente il rinnovamento “forzoso” degli immobili perchè se un soggetto non possiede i denari per i lavori, non può certo inventarseli. Così il soggetto finirebbe per non poter vendere, non poter ristrutturare e l’immbile resterebbe bloccato così com’è contunuando ad essere inefficiente nonostante le roboanti leggi. Servono soluzioni più complesse e meno sparate (anche europee). Ma è solo la mia opinione.

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