4 thoughts on “Una striscia di orrore – S3E85”

  1. Buongiorno cari Donchisciottiani.

    Sono ormai sei giorni che sono davvero in crisi, da quando Hamas ha aggredito Israele e, soprattutto, i suoi civili. Quanti amici e conoscenti ho sotto le bombe…
    Lunedì mattina serei dovuto volare a Tel Aviv per lavoro. Appuntamenti nella zona di Sderot e Be’Er Sheva, proprio dove sono stati massacrati tutti quei ragazzi, e in mezzo ai tanti Kibbutz presi di mira dai macellai islamici.
    In quasi trenta anni di frequentazione del Medio Oriente, non mi era mai capitato di dover annullare un viaggio per una tale carneficina.
    Ciò che più mi sconvolge, però, è l’ignoranza in Europa e Stati Uniti su cosa siano veramente Israele, Hamas, la Palestina e sulla situazione dell’area, nonché l’odio viscerale di così tanta gente per l’unica democrazia dell’area. Ne sono rimasto veramente sorpreso.
    Sapevo del pregiudizio e dell’odio anti israeliano (ma ormai direi anche spesso antisemita), ma le proporzioni mi hanno scioccato. Anche persone che non avrei mai creduto si sono dimostrate… non so come definirle.
    Sono profondamente convinto che prima di parlare si dovrebbe conoscere bene l’area.
    A luglio, l’ultima volta che sono andato, ho portato mio figlio (20 anni). Mentre io andavo nel Negev per lavoro, lui si faceva bei giri per Tel Aviv, Jaffa, Rehovot, e la sera, quando andavamo a cena insieme, mi diceva quanto fosse sorpreso di sentirsi come in una sorta di Europa “giovane”. Un paese completamente diverso da quello che sentiva descrivere in Italia.
    Anche Gerusalemme gli è piaciuta molto, e lì, avendo la possibilità, l’ho portato da miei clienti. Israeliani e palestinesi che lavorano insieme (come quasi ovunque) senza problemi. Con rispetto reciproco.
    Moltissimi arabi israeliani non votano i “loro” partiti, perché sanno che rischierebbero di finire come negli stati confinanti, che conosco tutti molto bene. Libano, Giordania, Egitto, Siria. Ce ne fosse uno civile. Democratico. In cui poter essere liberi!
    Gli occidentali, nel loro incredibile rimbecillimento recente, stanno tradendo ogni loro ideale per un malinteso senso di colpa storico che non ha motivo d’essere, specialmente guardando cos’è il resto del mondo.

    Credo che i nostri giorni di libertà stiano rapidamente andando verso una tragica, dolorosa fine.
    Se non sapremo mantenere dritta la barra dei diritti civili, senza se e senza ma, l’immigrazione da paesi con culture arcaiche ci seppellirà.
    L’ho constatato spesso che, se uno ha ideali e principi chiari e li rispetta, le persone che arrivano da quei luoghi rispettano lui e le leggi del suo paese. Ma appena lasci spazio al “relativismo”, queste persone perdono rispetto e ti prevaricano, in quanto debole e non disposto ad affermare le tue idee. Chi pecora si fa…

    Gli occidentali non credono più a nulla, nemmeno alla loro democrazia, che tante tragedie e tanti morti è costata.

    Grazie per aver parlato chiaro nell’ultimo episodio. Una voce rara e preziosa.

    Cordiali saluti

    Ovidio Gentiloni

    1. come quando i francesi si stupivano che gli algerini non apprezzassero i benefici della loro (dei francesi) democrazia. inconcepibile: noi stiamo dalla parte dei francesi, senza tentennamenti.

  2. Salve carissimi.
    Come sempre complienti.
    Sono un vostro antico ascoltatore che già anni fa (2012) Si é trasferito in Argentina per amore e per cambair aria dopo anni di strangolamento fiscale alla quale ero sottoposto in Italia.
    Mi é andata decisamente meglio che in Italia mi sono laureato e ora sono un Ingegnere informatico, Ma non vi scrivo per raccontarvi di me vi scrivo per bacchettarvi un poco rispetto ai commenti fatti riguardo la politica argentina.
    1) Sergio massa é letteralmente un truffatore che promette di soluzionare i problemi del paese se sará presidente, DI fatto lo é da più di un anno e non ha risolto nulla se mai ha peggiorato le cose.
    2) dall’altra parte non c’é solo Milei ma anche il partito del ex Prediente Macri “Juntos por e Cambio” che aveva un programma fumoso fino a poco dopo le primarie. Sicuro non anno intenzione di togliere il cappio cambiario (cepo) nel breve tempo. Il cepo che porta gravi distorsioni nei prezzi e problemi nell’aproviggionamento anche negli ospedali ma in generale a tutta l’economia. E che inoltre obliga tutti gli argentini a sottostare all’imposta inflazionaria.
    3) In Argentina il governo non può fare nuove tasse per decreto e l’imposta sui guadagni che era stata votata dal parlamento impattava solo i soggetti più ricchi peccato che con un inflazione a doppia cifra alla fine tutti hanno dovuto pagare questa tassa. Quindi mi sembra giusto che abbiano aggiustato il limite minimo per il valore reale che diceva la legge a suo tempo. Daltronde quello che non pagheremo con questa tassa finiremo per pagarla in inflazione, ma con meno burocrazia.
    4) Javier Milei aprezza molto l’operato di Cavallo cio non di meno la sua proposta di dolarizzazione non ha nulla a che vedere con quello che si fece negli anni 90 dove la parita era garantita dal banco centrale per mezzo delle riserve (che non erano a zero come ora). E che termino con una corsa agli sportelli bancari e con il corralito per un mala gestione dello stato che come ora spendeva di più di quello che guadagnava con le tasse.

    Milei non é un pazzo anche se sicuramente é un personaggio colorito. Pero idealmente afferma che le tasse soprattutto quando non c’é da parte dello stato un contro valore sono un furto.
    Per caso questo vi ricorda un altro paese in particolare?
    Inoltre dice che lo stato deve essere minimo nella vita economica di un paese. Milei si proclama minarchista idealmente.
    Ed é venuto con un programma di governo che copre 3 generazioni. Sara un idealista pero é certamente meglio del vuoto pneumatico delle altre proposte.

    Con Amicizia
    David Cerbino

  3. Buongiorno

    Sono un vostro fan da anni e continuerò ad esserlo ma vorrei mettervi in guardia su certi commenti un po leggeri su quali investimenti siano più o meno sicuri.

    Siamo tutti d’accordo che i BTP Valore portano con se dei rischi di oscillazione del valore che non sono spesso spiegati come dovrebbero, ma dire che altri bond comprabili sul mercato secondario a sconto sono più attraenti e’ sbagliato e fuorviante. Supponendo una data di scadenza simile, i rischi (e i ritorni) sono esattamente uguali, in quanto il mercato ragiona, e prezza, in termini di Yield To Maturity (YTM) che incorpora il guadagno da interessi e da capitale insieme e li compensa. Quindi un bond a 5 anni comprato a sconto e uno comprato alla pari, se l’emittente e’ lo stesso (Repubblica Italiana), avrà lo stesso identico YTM ovvero rischio/ritorno. L’unica differenza può essere a livello di trattamento fiscale, in caso interessi e capital gain siano tassati diversamente, ma quello dipende dalla situazione delle singole persone e dalla loro residenza fiscale.

    Simile leggerezza anche sull’idea che e’ meglio investire in US Govt Bonds che in bond Italiani/Europei perché i rendimenti sono più alti in USD e il dollaro e’ una moneta forte. Tutto vero .. ma non penso che vogliate consigliare alla gente di investire tutto il loro portafoglio in USD.. il rischio di cambio e’ un rischio reale che non andrebbe mai sottovalutato anche se si tratta di USD. Diversificare il portafoglio (in USD o in altri paesi Euro) ha perfettamente senso ma non farei passare il messaggio, come e’ stato fatto, che tanto vale mettere tutto in US Govt Bonds perché c’e’ solo da guadagnare. Soprattutto visto il rischio di una crisi del debito americano (ormai abbastanza fuori controllo) che può portare a enormi oscillazioni di valore sia dei bond che del dollaro.

    Buon lavoro
    Sebastiano Rizzo
    Londra

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