8 thoughts on “Il malus del superbonus  – S3E36

  1. Il fatto che la Meloni e il suo governo non abbiamo capito prima la portata nefasta del superbonus 110% evidenzia l’incompetenza dell’attuale governo, d’altra parte bastava ascoltare voi e avere un po’ di buon senso. Tra l’altro il Governo aveva la possibilità di incassare introiti aggiuntivi dalle concessioni balneari, ma ha rinunciato anche a questa opportunità.

  2. Comunque, ottima l’analisi filoputiniana sul conflitto, eh. Si prospettano come inevitabili dei compromessi, eppoi le straordinarie rivelazioni sulle paure degli ambienti occidentali sul pericolo che schegge impazzite prendano il controllo dell’arsenale nucleare.
    Il maiale del Cremlino ringrazia. Per Oscar una pensione per meriti di ambiguità filorussa, per il Prof. lots of consulenze su come risollevare un’economia tirandosi su per le le stringhe delle scarpe e per Cifa un mercato straordinario per la manutenzione dei cimiteri russi.

  3. Condivido parola per parola l’analisi di Carlo Alberto ma non le conclusioni. Dispiace ancora una volta constatare la vostra incomprensibile presa di posizione. Dispiace ancora di più sentirsi dire che vi insultiamo perché sosteniamo le nostre ragioni e in cambio riceviamo le vostre invettive senza contraddittorio. Rinnovo la mia disponibilità ad analizzare punto per punto, numeri alla mano (tecnici, energetici, sociali, lavorativi economici e finanziari), i dati relativi al provvedimento sul risparmio energetico. Qualora retiniate opportuno un confronto con un operatore del settore al fine di “conoscere per deliberare” rimango a vostra disposizione. Se invece vi riteneste possessori indiscutibili della verità e consideraste noi altri degli imbecilli, con buona pace per Einaudi, bene lo stesso. Ci siamo fatti una ragione del dover rincorrere le norme a cadenza settimanale, ci faremo una ragione delle vostre imprecisioni. Un saluto, con quasi immutata stima.

  4. Mi viene da sorridere quando Carlo Alberto si stupisce (per così dire) che alcuni imprenditori non si siano preoccupati del rischio d’impresa del superbonus 110%, il fatto è che grazie al 110% (forse sarebbe meglio dire “a causa del 110%”) sono nate imprese edili come i funghi, grazie agli slogan del “gratuitamente per tutti”, con inevitabili conseguenze sulla qualità del risultato finale.
    Non condivido la presa di posizione relativa al fatto che si siano fatti “solo cappotti isolanti e sostituzione serramenti” in quanto, se fatti a regola d’arte, sono interventi sicuramente validi dal punto di vista del risparmio energetico. Il fatto che non si siano sostituiti più generatori di calore (le caldaie) credo sia dovuto al fatto che si doveva migliorare la tecnologia della caldaia (almeno da standard a condesazione) e molte residenze sono già dotate di condensazione (discorso a parte meritano i vecchi condomini ma lì il punto è che l’impresa nata “ieri” non si poteva permettere di fare lavori da milioni di Euro, quindi si sono limitati alle villette).
    Indicativo il fatto che non venga mai nominata da nessuno la seconda possibilità del 110%, ossia il sismabonus 110%, in quanto credo che il monte lavori relativo a questi lavori sia pari allo 0,qualcosa%, cosa inconcepibile in una nazione che è completamente classificata come sismica (anche se con pericolosità diversificata da zona a zona), ma qui il problema è lo stesso dei condomini: l’impresa nata ieri non è detto che abbia le idoneità per realizzare interventi strutturali.
    Capiamoci, il superbonus 110%, per come è stato pensato, non era altro che una favolosa mancia elettorale magnificamente riuscita. Sulla carta, l’intento sarebbe stato lodevole (miglioramento energetico del parco immobiliare italiano), MA il vero scopo era quello indicato nella mia frase precedente (discorso identico si può fare per il RdC).

  5. Meraviglioso Carlo Alberto. Analisi limpida, razionale, lucida, intransigente, fastidiosa.
    Continuate vi prego, continuate a smutandare il re e ad essere fastidiosi!
    Grazie.

Rispondi a Loris Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *